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Appendice 3

I maggiori Ennanalisti

 

SIGMUD RY

Sigmud Allen Cornelius Alfred Thomas Wollen Ry nacque a Heisenstein (Baviera) il 29 febbraio 1952 alle ore 5:31. Al momento della nascita pesava 3689 grammi e... [interruzione forzata da parte della redazione].

Fino all'età di due anni si comportò come un qualsiasi bambino di due anni senza dare segni di stranezza alcuna. Al suo terzo anno di vita frequentava il locale asilo "Dhehekker Hinz" di Heisenstein nella classe dei piccoli (a cui seguivano negli anni seguenti quella dei medi e dei grandi) dove imparò con grande meraviglia di tutti a scrivere... ma una sola lettera: la n (minuscola). Dato che sapeva fare solo quello fu il primo bambino della storia a ripetere la prima asilo. A cinque anni passò finalmente ai "medi" e imparò a scrivere anche la n maiuscola; intanto si era fatto la fama di gonzo e gli altri bambini gli rubavano la merendina e lo scherzavano, ma lui non se ne curava e continuava testardamente a scrivere grandi n maiuscole e minuscole dappertutto. Già a quella verde età si notava in lui quella caratteristica che lo avrebbe reso celebre ai suoi colleghi e cioè l'indecisione totale che albergava nella sua mente: pur se l'unica cosa che doveva decidere (perchè sapeva fare solo quello) era se scrivere la n maiuscola o minuscola, passava intere ore in meditazione e alla fine era più indeciso di prima.

Nel periodo degli studi inferiori non si segnalò per particolari abilità matematiche, se non per il fatto che nelle altre materie andava anche peggio; intanto si fece notare dalla comunità Heiseinsteinese per la sua ecletticità sportiva: giocò nella locale squadra di calcio nel ruolo di centropanchina metodista, in quella di basket come tredicesimo uomo (addetto alle pulizie ordinarie), era abituale frequentatore del HS. Club Tennis dove era abile nel doppio... ruolo di raccattapalle e distributore di bevande. In realtà tutto andava bene finchè c'era solo una pallina da raccogliere, perchè se ce n'erano due contemporaneamente si bloccava per pensare quale dovesse prendere per prima ed era necessario l'intervento, molto seccato, di qualche socio del Club.

Nel 1970 scrisse il suo primo trattato, che però (per fortuna) è andato perso; interrogato da noi sul tema trattato nello stesso, Ry si è sempre mostrato insicuro (la memoria è uno degli innumerevoli punti dolenti del Ry): indeciso tra uno studio sulla vita delle salamandre, una ricerca sulla Divina Commedia o la cronaca dei mondiali di calcio del '70. Niente di matematico comunque.
Frequentò l'istituto tecnico "Karl Heinz Moeller" di Whurber dove ancora oggi si racconta una sua incredibile performance in un compito in classe di matematica: vi racconta la storia direttamente quello che fu il suo docente, il prof. Pier Manthen (ovviamente tradotta dal tedesco)(69):

"Sigmud doveva svolgere uno studio di funzione, ed era intento a trovarne massimi e minimi quando si accorse di non ricordare la regola della derivata di un rapporto. Dato che io non lascio usare libri o altri promemoria di formule, provò a ricavarla con i rapporti incrementali ma non era sicuro di cosa dovesse andare al numeratore e cosa al denominatore; ottenne così due regole di derivazione del rapporto di cui una sicuramente sbagliata (mentre l'altra pure, N.d.R.) e che chiameremo regole A e B. Per trovare quale era quella giusta decise di inventare due funzioni a caso, farne il rapporto (chissà perchè non usò direttamente la funzione del compito ... questo è un ottimo esempio di come fosse latitante in lui il senso pratico), studiarne l'andamento mediante sostituzione di alcuni valori discreti, in modo da avere un'idea del grafico e quindi anche della derivata prima in quella zona; a questo punto avrebbe dovuto confrontare questo grafico con quelli ricavati calcolando le derivate con le regole A e B per vedere quale grafico si avvicinava di più e così capire qual era il rapporto incrementale corretto; purtroppo dopo aver calcolato la prima derivata (con il metodo A) fu colto dal forte dubbio di aver commesso qualche errore nel farla e decise così di calcolarne l'integrale indefinito per vedere se tornava la funzione primitiva. La cosa triste è che l'integrale andava risolto per parti e lui non si ricordava bene se nella regola, dopo il primo termine, il secondo andava posto con segno positivo o negativo; a questo punto aveva riempito tutti e due i suoi fogli protocollo di conti e fu costretto a chiederne due a me (che ne tenevo sempre un po'... per lui), quando ormai tutti i suoi compagni avevano consegnato. Gli lasciai più tempo poichè dal colore paonazzo della sua faccia capii che chiedergli il compito avrebbe potuto essergli fatale. Nel tentare di ricavare la regola di integrazione per parti si accorse che non era ben sicuro di cosa fosse un integrale e incominciò a studiarne le proprietà a partire dalle funzioni semplici (insiemi di spezzate) mentre ormai la giornata scolastica volgeva al termine, ma nessuno aveva il coraggio di fermarlo... .
Alle otto di sera il bidello, che passava a controllare le aule prima di chiudere tutto, vide che c'era uno strano mucchio di carta, che oltretutto si muoveva; avvicinatosi con circospezione vide che sotto allo stesso c'era l'alunno Sigmud Ry, ormai di color bianco cadavere che scriveva a fatica sulla carta da imballo di un ferro da stiro; allora chiamò l'ambulanza. Il giorno dopo esaminai quest'ultimo foglio dove lessi sgomento: Dimostrazione dell'assioma di Peano... Aveva proprio toccato il fondo!".

La cosa più difficile per lui nell'esame di maturità fu quella di decidere quale materia portare come prima(70), dato che in effetti qualunque materia avesse scelto avrebbe fatto una magra figura. Malgrado le insufficienze agli scritti e le sofferenze agli orali, passò l'esame perchè il membro interno, che non lo sopportava più, si inginocchiò davanti al commissario implorando un 36. Malgrado tutti gli consigliassero la carriera militare o, in alternativa, il giardinaggio d'altura, Ry decise di intraprendere la vita universitaria e si iscrisse alla facoltà di matematica (quando il Manthen lo seppe, perse quei pochi capelli che gli restavano). Dopo due anni però si accorse che gli esami dati aumentavano più lentamente del Prodotto Interno Lordo italiano e decise che la Matematica spiegata in quella facoltà era astratta e farraginosa, lontana dalla realtà fisica della vita. Decise allora di abbandonare gli studi e di diventare ricercatore (autodidatta) di una nuova matematica più vicina ai problemi della gente(71) (quella che oggi si chiama Analisi N).

Naturalmente nessuno voleva saperne di assumerlo come ricercatore, per cui fu costretto a guadagnarsi da vivere come vice sguattero con mansioni speciali di sottocuoco (correva l'anno 1973). Intanto usciva la sua prima pubblicazione (nel senso che introdotta in un qualunque ufficio di editore, ne usciva passando per la via più breve - in genere la finestra - immediatamente seguita dal Ry) intitolata inizialmente Regelmäßige Theorie von der Unentschlessenheit (Teoria normale dell'Indecisione), subito dopo assunse il titolo di Unentschlessenheit: ein allgemeines Sehen (Indecisione: una visione generale) poi ancora Unentschlessenheit: Definition und erste Analyse (Indecisione: definizioni e prima analisi): insomma come avrete capito il Ry non riusciva a decidersi su che titolo dargli; stando ai dati in nostro possesso, aggiornati al giugno 1993, il titolo attuale dovrebbe essere Erste Schritte zu der Unentschlessenheit (Primi passi verso l'indecisione) che, se non è cambiato, resiste dal lontano '89. Finalmente nel 1976 Sigmud riuscì a far pubblicare l'opera da un editore, anche se fu costretto a farla uscire a puntate nella penultima pagina di un giornale umoristico chiamato Milz (Milza) (evidentemente l'avevano scambiata per una cosa comica ...).

Dal '76 il Ry collabora attivamente con diverse riviste umoristiche le quali pubblicano i suoi studi con grande successo, paragonabile a quello di Charlie Brown, anche se Sigmud è convinto che a pubblicarli siano le più importanti riviste scientifiche del mondo. Vi evitiamo il triste elenco delle sue ultime opere (ognuna delle quali ha cinque o sei nomi) e gli argomenti che trattano; se a vostro personale rischio volete saperne di più, contattate gli autori, oppure cercate sui testi ufficiali di Analisi N.


(69) il racconto è stato tradotto direttamente dal professor Manthen, dato che gli autori, per coerenza verso la loro infinita ignoranza, non sanno nemmeno una parola di tedesco.

(70) forse qualcuno di voi si sta chiedendo come sia possibile che in Germania (o meglio nella Germania dell'Ovest dato che si era negli anni '70) vigessero le stesse (assurde) regole per l'esame di maturità che hanno imperversato in Italia fino a poco fa... Mah !

(71) talmente vicina che in verità li incrementa, i problemi della gente...

 


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