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JEAN-BAPTISTE-JOSEPH "ICE" FOURIER

Matematico e fisico francese (Auxerre 1768 - Parigi 1830). Professore di Analisi all'École Polytechnique di Parigi (forse è stato professore di Cauchy, se è vero non gliene siamo grati...), nel 1798 fu al seguito di Napoleone in Egitto dove cercò di convincere i locali a costruire una piramide esagonale, con scarso successo. Nel 1802 fu nominato prefetto dell'Isère e socio onorario del "Golf Club Montpellier", nel 1817 membro dell'Accademia delle Scienze e nel 1826 infine membro dell'Accademia di Francia (pare che queste siano le uniche quattro volte in cui sia stato nominato).

Quelli di mente più acuta avranno certamente intuito che Fourier possa centrare qualcosa con le serie di Fourier ed in effetti fu lui il primo a lavorarci sopra ed in modo sistematico, probabilmente rimasto affascinato da piccolo dalle serie di Taylor, lui da francese purosangue non voleva essere da meno di un "insignificante"(67) inglese; in effetti i suoi studi risultano fondamentali nello studio di tutti i fenomeni periodici (e tutti ben sappiamo che tutto è periodico, scegliendo il periodo sufficientemente grande, al peggio infinito...). Queste serie, per i fortunatissimi che non lo sanno, servono a rappresentare le funzioni periodiche mediante le serie trigonometriche; Gian Battista applicò le sue scoperte allo studio della teoria analitica del calore (Théorie analytique de la chaleur, 1822) [questa nota è in parentesi quadra per gli stessi motivi per cui lo è quella nella biografia di Gauss(68); pare che Fourier avesse sempre un grandissimo freddo (in questo senso non stupisce il fatto che sia andato in Egitto), talmente tanto che quando qualcuno doveva parlare con lui, era costretto a stare in stanze somiglianti a saune e mentre il malcapitato grondava di sudore, Fourier indossava tremante due cappotti. Comunque la cosa più interessante è che - pare - il suo interesse per le serie a cui dà il nome è proprio dovuto al fatto che essa è servita allo studio della propagazione del calore. Che avesse in mente progetti "Neroniani"?].

Possiamo essergli "grati" anche per un teorema sulle radici di un'equazione algebrica e per una profonda revisione del concetto di funzione, con l'accantonamento della continuità come proprietà essenziale (Incredibile, ha migliorato una teoria togliendole qualcosa! di solito si aggiunge... speriamo che faccia scuola).


(67) insignificante non per quello che ha fatto che in effetti significa molto, specialmente agli esami di Analisi I, ma per il fatto inconfutabile di essere inglese.

(68) se per i noti problemi di impaginazione-reimpaginazione-rereimpaginazione (...) la vita di Fourier dovesse alla fine essere collocata prima di quella di Gauss, il richiamo alla stessa risulterebbe fuori luogo. Comunque, anche in caso succeda, non pensiamo che la reputazione di questo libro possa ulteriormente calare.

 


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