Precedente | Prossimo | Indice |
Paragrafo 3.
LA COSTANTE DI KRONSKY
Nel calcolo della componente si è introdotta k, costante di Kronsky. Essa in realtà non è una costante, poiché varia in funzione di diversi fattori: analizziamoli.
Numero di simboli presenti nel testo: cioè, la formula
= kn in realtà è =
k(n)n e quindi k varia mentre varia .
La legge è quadratica, ossia
Numero di parole contenute nel testo, esclusi tutti e soli i simboli di cui al punto 1,
pesate con la loro lunghezza. Se uno o più simboli di cui al punto 1 sono contenuti in una parola,
il peso della parola raddoppia, triplica, ecc. a seconda se tali simboli sono contenuti una volta, due
volte, ecc.; quindi, detta pi la generica parola, li la sua lunghezza,
mij il numero di simboli j presenti in essa, sia il numero
totale di simboli diversi, avrò:
Numero di simboli di cui al punto 1 che sono stati esclusi al punto 2. Detto q
tale numero, è
Umidità relativa s al quinto piano di un qualsiasi palazzo di 501
piani(31). La nuova espressione di k
è
k dipende da k (sì, da se stessa, avete capito bene), cioè
l'espressione che descrive k è implicita:
In definitiva:
Il modo con il quale Kronsky sia arrivato ad un così spiacevole risultato non ci è noto, ma diciamo pure che preferiamo non saperlo. Il fatto è che, una volta giunto all'equazione finale, Kronsky si è interrogato sull'utilità pratica della stessa, senza peraltro metterci troppa convinzione, cosicché alla fine si è deciso all'unanimità (alla votazione c'era solo lui) che k = 1 e questo valore è tramandato di generazione in generazione.
(31) abbastanza difficile da calcolare (e quindi arbitraria...) in quanto ancora non esistono palazzi con un così alto numero di piani.
(32) se qualcuno trova il ciclo di Goodman è pregato di farcelo sapere.
Precedente | Prossimo | Indice |