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Paragrafo 3.
METODO DELL'ASSORBIMENTO
Si tratta di un metodo molto comune. Spesso sarà capitato di volerlo utilizzare
senza sapere che esisteva una teoria a riguardo.
Sia data un'equazione A(x) = 0 (oppure A(x) = B(x) che si
può comunque sempre ricondurre al caso precedente) nella variabile x.
Teorema 3.1.
Il modo migliore per stroncare sul nascere ogni velleità di risoluzione dell'equazione è
moltiplicare ambo i membri per una stessa quantità 0 ("zero").
Tale quantità, come dice il teorema, si indica con il nome "zero" e
pare che non valga assolutamente nulla, cioè è una quantità che non è una
quantità, solo che se non è una quantità non può essere una quantità, e
allora cos'è? Niente. Però funziona. O, meglio, fa quello che deve fare, cioè
annulla (non cioè niente, vi ho sentiti, l'avete pensato...) e annulla di brutto per cui l'equazione
non ha proprio speranza.
Questo oggetto, "zero", potrebbe essere definito una quantità non
quantificabile; come si vedrà nel prossimo Capitolo, una tale quantità è una cosa
abbastanza spiacevole, per cui vi risparmiamo ulteriori considerazioni.
Tornando al teorema, a volte, per essere meno bruschi, si dichiara una costante k e si dice di
moltiplicare ambo i membri per k, operazione apparentemente innocua e alquanto inutile,
senonché, dopo aver fatto ciò, e senza far rumore, poniamo k = 0 e il gioco è
fatto.
 
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