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Paragrafo 4.

ICCUT E L'INFINITO.

Abraham Iccut, di cui leggerete più in dettaglio nel quarto capitolo, è famoso negli ambienti universitari per la sua curiosa concezione di infinito, che cozza contro gli assiomi dell'analisi, tanto quanto contro quelli del buon senso: per Iccut INFINITO È UN NUMERO. Il suo pensiero era all'incirca questo:

Se io moltiplico un qualunque numero per zero, io ottengo zero: è come se lo zero "assorbisse" gli altri numeri; del resto se io moltiplico qualunque numero per io ottengo ancora , quindi infinito si comporta esattamente come lo zero; ma allora perché zero è un numero e infinito no? cosa sono queste discriminazioni?

e convintissimo di aver fatto una grandiosa scoperta scientifica, e contemporaneamente una grande opera di carità nei confronti del bistrattato , si mise a insegnare ai suoi malcapitati studenti questi concetti (oltre a molti altri) quantomeno discutibili. Di seguito riportiamo come Iccut risolse alcuni paradossi che la sua teoria inevitabilmente comportava:

  1. Un giorno mentre faceva la spesa al mercato, il salumiere (seconda elementare), avendolo riconosciuto, gli pose la seguente domanda: "Aho! a Iccutt, ma se sto infinito è un numero (si era sparsa la voce!), accheffà infinito per zero eh!?". Lì sui due piedi Iccut non riuscì a trovare una risposta plausibile, ma si accorse con orrore che anche l'arrotino, la lattaia, due massaie, il maniscalco e tre bambini che stavano giocando nel fango attendevano impazienti le sue ragioni; allora scappò a casa, e a stomaco vuoto (17) meditò: Dunque, so che per 0 fa zero per ogni meno infinito, e del resto per fa per ogni escluso zero. Allora 0 per deve per forza essere il numero che sta a metà strada tra zero e infinito, e cioè (0 + )/2 (18) = /2.
  2. Sua figlia Anita, di due anni, mentre giocava sul dondolo, gli disse: "(m)a papà, (s)e infinito è il nume(r)o p(i)ù g(r)ande, co(s)a è infinito p(i)ù u(n)o?". Questa domanda sconvolse Iccut, il quale si chiuse nel suo studio per cinque giorni, lavorando anche la notte (non peggio di come faceva il giorno) a una soluzione; alle 03:47 del 17-4-19XX finalmente trovò la soluzione: +1 doveva chiaramente valere 0(!) (19).
  3. (...) delle altre questioni che gli vennero poste dall'idraulico mentre cambiava una tubatura nella sua cucina, e da una vecchietta che incontrò su un tram non parliamo, in quanto crediamo che vi siate già fatti un'idea precisa dell'Iccut-pensiero.


(17) Non era riuscito a fare la spesa...

(18) Notate che usò correttamente la formula per trovare il punto medio!

(19) Non abbiamo mai parlato dell'infinito negativo per il fatto che Iccut ignorava l'esistenza dei numeri negativi.

 


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